Oggi vi proponiamo l’intervista fatta a Sarina, una nuovissima promessa del J-Pop. Qualche mese fa vi avevamo proposto un approfondimento sulla sua carriera, che potete leggere qui. Attraverso quest’intervista esclusiva, le abbiamo chiesto dei dettagli in più sulla sua musica!
Sarina: X, Instagram, TikTok, Youtube
TokyoNoise: Puoi raccontarci di come hai iniziato ad amare la musica? Sei stata influenzata dalla tua famiglia e dai luoghi in cui hai vissuto? C’è stato un momento in cui hai pensato “la musica farà parte del mio futuro”?
Sarina: Amo la musica da sempre! Entrambi i miei genitori fanno parte del mondo delle arti, perciò sono cresciuta in una casa colma di creatività. Ricordo di quando ero piccola e guardavo esclusivamente “Mary Poppins” e “Tutti insieme appassionatamente” (“The Sound of Music”). Ho sempre saputo di voler fare musica, ma originariamente volevo lavorare a Broadway. A 13 o 14 anni ho deciso che il mio obiettivo principale sarebbe stato quello di diventare una cantante/cantautrice.
Una delle tue canzoni più popolari è quella che hai cantato per “Triangle Strategy” con REINA e MARU nel 2022. Cosa ti ricordi di quel processo musicale? Cos’hai imparato?
“Triangle Strategy” è stata un’esperienza così divertente ed educativa per me. Ho giocato a diversi giochi della Square Enix ed è stato un onore ricevere la richiesta di cantare per uno dei loro giochi! Senju Akira è incredibilmente talentuoso e lavorare con lui è stata un’esperienza fantastica! Ho adorato prepararmi per andare allo studio e dar vita allo stile canoro e alle particolarità della mia parte nella canzone! Spero un giorno di poter lavorare di nuovo per la Square Enix, magari con una canzone che ho scritto io.
Sei poi passata alla creazione della tua musica: hai debuttato ufficialmente con la canzone “Identity”. Cosa ti ricordi del momento in cui l’hai scritta? Cos’hai provato quando l’hai pubblicata?
“Identity” è stata sicuramente un turbine di emozioni. Ho avuto problemi di depressione e ho affrontati altri problemi per tanto tempo. Quando ho scritto “Identity” stavo cominciando seriamente a credere di essere libera dalla depressione e ciò ha innescato una grandissima crisi esistenziale, in stile “chi sono senza la mia malattia mentale?”. La canzone “Identity” racchiudeva la strana co-dipendenza che sentivo di avere in particolare con la mia depressione. “Sono ancora un’artista se non soffro di continuo?” “Le mie canzoni sono ancora le mie canzoni anche se non le sento più mie?” “La mia esperienza è stata reale anche se non sono più in quella situazione?” Queste erano alcune delle domande che mi frullavano nella testa mentre scrivevo la canzone. L’uscita ufficiale di “Identity” e il suo video musicale sono stati come una boccata d’aria fresca. È stato bellissimo condividerlo e mostrarlo a tutto il mondo!
Molti sono rimasti colpiti dal concept della canzone Atlas”, che risulta completamente diverso da quello di “Yu-utsu na Michi” (憂鬱な道). Puoi dirci come crei questi concept e come funziona il processo creativo per te?
Il video di “Atlas” è sicuramente il video che preferisco in assoluto. È stato ispirato dalla cultura tradizionale giapponese e volevo assolutamente includerla nella canzone. “Atlas” parla di spirito di sacrificio e di come questo tipo di pensiero possa essere tossico in qualsiasi relazione. È una battaglia che crea una guerra dentro di te. È per questo che volevo che gli strumenti fossero cinematografici, epici e che ricordassero i tamburi di guerra con i taiko. Mi sono immaginata una grandissima battaglia tra due fazioni che credessero entrambe di essere nel giusto.
Per il video musicale, ero felice di poter includere un simbolismo così importante, dalla presenza dell'”Aka Fuji” nello sfondo (che, tra l’altro, è vero al 100%. Siamo stati incredibilmente fortunati a catturare le immagini del Fuji rosso), alla postura di guerra Seiza che ho tenuto nella stanza bianca. Il video è colmo di significato simbolico e ciò mi fa tanto piacere! Credo che con “Atlas” ho veramente seguito l’energia che ricevevo dalla canzone e ho elaborato ciò che volevo simboleggiasse nell’arte figurativa: un senso di forza e di onore, ma anche un sentimento di desiderio di appartenenza e di disperazione.
Per “Yuu-Utsu na Michi” volevo evocare un senso di stravaganza. Sotto molti punti di vista, le parole e il messaggio della canzone riguardano l’idea di nascondere i sentimenti negativi attraverso la distrazione offerta dalla tua passione. Il processo di scoperta del tuo posto nel mondo e cosa puoi realizzare può essere solitario, ma sembra che se solo permetti a te stesso di sentire quella solitudine, ciò porterà disonore alla tua stessa passione. I colori vivaci, il tono ottimista e lo stile d’animazione carino del video vanno a pari passo con le parole del testo, che esprimono disperazione. Tradotto in maniera grossolana, il testo parla del fatto di essere soli in questo grande mondo di sogni e di dire a sé stessi di star bene comunque, perché, come si dice, “il successo porta alla solitudine”. E se vuoi essere la versione migliore di te stesso, allora vuol dire che probabilmente ti sentirai solo…
“Brace For Impact” è una canzone potente che ha portato alla pubblicazione dell’EP “Foreword”. Che cosa ne pensi ora che sono passati alcuni mesi dalla sua uscita?
Come per ogni cosa, non sono soddisfatta al 100%. Adoro il concept di “Brace for Impact”, tutti hanno lavorato veramente sodo per realizzarlo e per questo sono assolutamente grata! Mi sono ispirata alle sensazioni che portano all’aumentare dello stress e la conseguente esplosione che deriva da ciò. “Brace for Impact” parla del fatto di tenersi dentro tutte le emozioni perché non sei in grado di esperimerle, anche se sai che ciò ti farà male.
La prima cosa che ho pensato nel realizzare questo concept è l’idea di affogare. Quando una persona inizia ad affogare la prima cosa che sente è la pressione dell’acqua profonda che spinge da ogni direzione. La seconda cosa è la lotta della mente contro il corpo. La mente sa che se respiri sott’acqua morirai, ma il corpo insiste sul fatto che ne hai bisogno. Penso ancora, dopo tutti questi mesi, che il concept e il simbolismo del video musicale, così come gli strumenti arabi e il tono inquietante, siano bellissimi. So anche, senza ombra di dubbio, che il tutto non si avvicina nemmeno lontanamente a quello di cui sono veramente capace, quindi spero di poter mostrare al mondo intero altre piccole dimensioni di questo tipo che ho intenzione di creare.
“Foreword” è uscito nell’agosto del 2023. Come hai creato il suo concept, qual è la ragione dietro la scelta del titolo e cos’hai imparato dall’intera esperienza di pubblicare il tuo primo EP? Qual è stata, per esempio, al canzone più difficile da scrivere e/o registrare? Qual è stata invece la più facile?
Una delle cose che amo di più nella vita sono i libri. Spesso penso che la vita sia una gigantesca storia e che tutti noi siamo semplicemente i protagonisti dei nostri libri. Pensavo di chiamare l’EP “prologue”, ma dopo averci riflettuto e dopo averne analizzato il contenuto ho capito che queste canzoni non sono ancora l’inizio della mia storia. Sono l’introduzione dell’autore. Sono una piccola raccolta di pensieri ed emozioni per permettere a voi, i lettori, di capire cosa succede dentro di me.
Per quanto riguarda ciò che ho imparato, credo che la lista sia infinita. C’è stato qualcosa di nuovo da imparare con ogni canzone e ogni video. Ho imparato a suonare le percussioni per “Identity” e mi sono esercitata tantissimo per poter suonare tutte le parti di chitarra e basso per questa canzone. Per “Atlas” ho imparato a suonare il taiko e a fare la coreografia. “Yuu-utsu na Michi” è stata la mia prima canzone J-Pop: lo stile del video è stata una mia idea, così come il make-up fluorescente e l’uso della luce nera. Ho aiutato molto a creare le parti tecnologiche e questo è fonte di orgoglio per me, non lo nascondo. “Sometimes I wanna cry :(” è stata una lezione di marketing e di content creation, visto che è stata la canzone che mi ha resa popolare! La live di 4 ore per la sua uscita è stata folle e mi ha impegnata molto.
“Melancholy roads no more” è un po’ l’antitesi di “strade malinconiche” (“Yuu-utsu na Michi”), ma la narrazione, la recitazione e la vulnerabilità espressa erano tutte nuove. Non ho mai pianto in quel modo per un video (se non contiamo la crisi che sono riuscita a catturare per “Identity”). Per finire, “Brace for Impact” è stata girata sott’acqua, in più ho sperimentato con gli strumenti arabi e il mio stile vocale!!
In generale, ho imparato tantissimo grazie a ogni canzone e spero che, con ogni nuova traccia che creerò, imparerò ancora di più!
Parliamo ora della tua carriera come content creator! Sei attiva su Youtube e ci sono tantissimo video interessanti con dei dietro le quinte e delle spiegazioni riguardo la tua musica. Cosa ne pensi di questo lato della tua carriera?
Onestamente, ho una relazione di odio e amore con il content creation haha. Adoro avere idee ed essere davanti alla telecamera, ma sono imbranata nella parte tecnologica. Sono stata molto fortunata a lavorare con un editor fantastico, che ha fatto tutti i miei video sui dietro le quinte e mi ha aiutato a caricarli su Youtube, ma ora ha iniziato un lavoro diverso e perciò non so cosa farò d’ora in poi… Detto questo, ho diverse cose divertenti e incredibili pianificate che spero di poter realizzare! Se tutto va bene, aspettatevi più contenuto sul mio canale Youtube nell’immediato futuro! (Sono veramente veramente veramente veramente veramente entusiasta a riguardo!!!!!!!!)
Sei molto attiva anche su Instagram! La moda ricopre una buona parte dei tuoi post e delle tue storie di Instagram: parliamone! Qual è la tua ispirazione più grande e che ruolo ha la moda nella tua carriera?
Adoro la moda! Adoro esprimere la mia personalità e, per me, la moda è uno dei più grandi metodi per poterlo fare senza dover aprire la bocca e bombardare tutti con un sacco di informazioni. Credo che quello che indosso debba rispecchiare accuratamente la mia “aura” del giorno, che sia comodo ma carino, dark academic o Nu goth. Voglio che il mio abito sia adatto all’energia che proietto!
Mi ispiro semplicemente dall’energia, dalla musica, dai libri e dalla mia immaginazione, se devo essere sincera. Adoro creare una storia per il mio outfit e combinare ciò che ascolto e ciò che indosso a quella storia. Vale lo stesso per la mia musica e i miei video musicali. Prendo molta ispirazione dalle narrazioni e da come posso usare degli strumenti visivi e uditivi per raccontare una storia.
Suoni diversi strumenti e condividi anche cover su Instagram, TikTok e Youtube. C’è una canzone o un artista di cui vorresti proporre una cover in futuro? Qual è il tuo approccio all’idea di mettere delle parti di te stessa nelle cover che fai?
Ho l’abitudine di iperfocalizzarmi e di ossessionarmi, ogni tanto. La mia attuale passione è Billy Joel! Vorrei quindi migliorare la mia improvvisazione di scale jazz con il piano per poter suonare comodamente “New York state of mind”, senza stressarmi all’idea di come suono il piano. In generale, cerco sempre di cantare le cover in maniera da sentirmi a mio agio. Non voglio copiare un artista, perché altrimenti non rispecchierebbe la mia personalità. La maggior parte delle volte canto in modo da sentirmi vera.
Puoi dirci qualcosa del futuro? Hai dei nuovi progetti o ti stai prendendo una pausa per tornare più in là?
Ho dei progetti incredibilmente divertenti in cantiere, ma onestamente sono anche veramente nervosa perché è tutto nuovo! C’è voluto un po’, ma finalmente ci siamo! Spero di avere qualcosa di concreto da poter annunciare molto presto!
Lascia un messaggio ai tuoi fan internazionali!
Grazie mille per essere pazienti e per aver intrapreso questo viaggio con me! Sono grata a ognuno di voi e sono onorata di essere parte delle vostre vite. Nessuno è obbligato ad ascoltare la mia musica o a scrivermi sui social media; significa tantissimo per me il fatto che voi scegliate di dedicarmi il vostro tempo prezioso. Spero di poter continuare a rendervi fieri! Qui è Sarina, canto e chiudo <3