Con la fine della settimana arriva una nuova traduzione: ogni domenica, TokyoNoise vi propone la traduzione di interviste ad artisti e gruppi J-Pop!
Questa volta parliamo delle LOVEBITES: ecco l’intervista pubblicata in inglese da The Midlands Rocks (Facebook, Twitter, Instagram) l’8 aprile 2020. Potete leggerla qui.
Come per le altre traduzioni, nella versione in italiano troverete ulteriori link a pagine esterne per le spiegazioni ai riferimenti fatti. Le immagini e i video appartengono all’intervista originale.
Intervista ad Haruna delle metallare giapponesi LOVEBITES
Le cose si sono evolute in modo particolarmente veloce per le metallare giapponesi LOVEBITES. La fine del 2019 le ha viste prepararsi ai palchi inglesi con i DragonForce, mentre all’inizio di quest’anno hanno rilasciato il loro terzo album, acclamato dai critici, “Electric Pentagram“. In stile prettamente old school, stanno per rilasciare un singolo solamente fisico nelle sembianze di “Golden Destination“, una traccia completamente rock con uno stile veloce alla Iron Maiden, quindi Peter Dennis ha parlato esclusivamente con la batterista Haruna per sapere le ultime novità.
Puoi parlarmi del tuo primo contatto con l’heavy metal? Che cosa ha attirato il tuo interesse?
È stato il primo concerto a cui sono andata in un luogo locale. Una delle band era una band metal e ricordo di essere rimasta scioccata dall’uso del batterista di due grancasse. Non avevo mai visto niente del genere prima e volevo provarlo. Ho cominciato inoltre ad ascoltare ogni tipo di metal in quel periodo.
Come si sono incontrate le LOVEBITES e che cosa vi ha spinte a formare la band?
La bassista Miho ed io avevamo il desiderio di formare una band metal come si deve, perciò abbiamo cominciato a cercare delle chitarriste e una cantante e abbiamo trovato Asami, Midori e Miyako.
Quando scrivete canzoni quali sono le vostre influenze musicali?
Quando ricevo la versione demo di una nuova canzone delle LOVEBITES dagli altri componenti spesso sono ispirata da altre band che hanno ‘un’atmosfera’ simile a quella traccia.
Che cosa pensi della scena musicale degli idol giapponesi? Hai la percezione che le persone abbiano un pregiudizio nei confronti delle LOVEBITES a causa di questa scena musicale?
Penso che la scena musicale degli idol sia una grande parte dell’unicità della cultura giapponese. Per gli idol, credo che cantare e ballare siano delle abilità importanti, ma l’aspetto fisico è la parte più importante. Siamo completamente diverse dagli idol, tuttavia penso che siamo giudicate per il nostro aspetto fisico allo stesso modo, invece delle nostre reali abilità. Naturalmente, mi importa anche delle apparenze.
Com’è stato andare in tour coi DragonForce? Hai delle storie divertenti o delle esperienze che vorresti condividere?
Andare in tour è dura! Il calendario era inflessibile, ci spostavamo in continuazione quindi ho dovuto prendermi cura della mia condizione fisica, ma l’esperienza di suonare dal vivo in ogni situazione mi ha aiutata a migliorare come persone e come batterista. I DragonForce sono incredibilmente amichevoli e delle persone fantastiche, di conseguenza hanno permesso all’esperienza di essere fantastica. Il chitarrista Sam Totman ha addirittura imitato il modo in cui ci muoviamo durante le esibizioni dal vivo; l’ho trovato divertente.
Come ti è sembrato fare un tour in Inghilterra? Com’è il pubblico inglese rispetto ad altri luoghi?
È stato fantastico! Nonostante ciò non è stato facile. È sempre emozionante suonare in paesi al di fuori del Giappone e sono felice che l’Inghilterra abbia il numero maggiore di esibizioni delle LOVEBITES oltre al Giappone.
Avete avuto diverse momenti incredibili nella vostra carriera, inclusa la vincita del “Golden Gods Best Newcomer” e l’apparizione ai festival di Wacken, Bloodstock e Download. Qual è il tuo momento preferito?
Il ricordo maggiore è quando siamo state improvvisamente annunciate per apparire sul palco del Bloodstock! Quella è stata una vera sorpresa; grazie a ciò sono riuscita a incontrare i componenti e a suonare sullo stesso palco dei KAMELOT e dei JUDAS PRIEST, gruppi che personalmente adoro.
Nel gennaio del 2020 avete rilasciato il vostro terzo album “Electric Pentagram” e pubblicherete presto un nuovo singolo. Come pensi vi siete evolute come band dall’ultimo album?
Sì, pubblicheremo un singolo unicamente ‘fisico’ intitolato “Golden Destination”, disponibile solo come CD o vinile. Include una traccia da “Electric Pentagram”, due canzoni completamente nuove e una mix orchestrale della canzone d’apertura di “Electric Pentagram”, “Thunder Vengeance”.
Per quanto riguarda l’album, immagino che i fan si aspettino l’usuale orecchiabilità e gli elementi puramente metal che si possono trovare nel sound delle LOVEBITES. Penso che quando ascoltate “Electric Pentagram” percepirete il fatto che abbiamo cercato di superare i nostri lavori precedenti. Il concept è l’unione di cinque persone, come suggerisce il titolo dell’album e le parole al suo interno. Ogni componente ha delle caratteristiche uniche che vengono portate nella band, nel sound e nelle esibizioni dal vivo. Spero che possiate ascoltare ogni canzone e notare quanto siamo cresciute.
LOVEBITES: sito ufficiale, Twitter, Youtube