Torniamo alla nostra rubrica domenicale delle “Interviste”: di seguito potete leggere la traduzione dell’intervista di Forbes (Facebook, Twitter, Instagram) agli ARASHI, pubblicata in inglese il primo settembre 2020.
Potete leggere la versione originale qui.
L’intervista è di Hugh McIntyre (Twitter).
Come per le altre traduzioni, nella versione in italiano troverete ulteriori link a pagine esterne per le spiegazioni ai riferimenti fatti. Le immagini appartengono all’intervista originale.
Le star giapponesi ARASHI sulla loro imminente pausa: “È qualcosa a cui abbiamo pensato per molto tempo”
L’anno scorso, il gruppo giapponese pop-rock ARASHI scioccò il mondo quando la IFPI (International Federation of the Phonographic Industry = Federazione internazionale dell’Industria Fonografica) nominò la compilation delle migliori hit del gruppo 5×20 All the Best! 1999–2019 come l’album più venduto del 2019 nel mondo, battendo pubblicazioni popolari come quelle di Taylor Swift, dei BTS e di Lady Gaga.
Con questa vincita nel loro specchietto retrovisore, gli ARASHI hanno di nuovo schiacciato sull’acceleratore, trascorrendo la maggior parte del 2020 a lavorare sulla [loro] musica e a dare ai fan nuove canzoni orecchiabili come il singolo appena pubblicato “IN THE SUMMER“, che sembra essere la perfetta grande hit stagionale.
Il gruppo sta facendo gli straordinari prima di entrare in una più che meritata pausa e ho avuto il piacere di parlare con due dei componenti della loro sorprendente dominazione dell’anno scorso, della [loro] nuova musica e di cosa li ha portati a decidere di allontanarsi dopo decenni sotto i riflettori.
Osservazione: gli artisti che hanno parlato lo hanno fatto in giapponese; il tutto è stato tradotto in inglese tramite un traduttore. Delle revisioni sono avvenute solo per la chiarezza.
Hugh McIntyre: Ero veramente entusiasta nello scoprire, poco tempo fa, che il vostro album di migliori hit è stato il disco più venduto nel mondo, l’anno scorso. Che cos’avete provato quando avete ricevuto quest’informazione?
Jun Matsumoto: Ero incredibilmente sorpreso e veramente, veramente felice. Come già saprai, l’album era originariamente concepito solo per il Giappone. Il fatto che non sia piaciuto solo ai giapponesi, ma anche a persone di tutto il mondo, ciò ha significato molto per noi. Mi ha reso veramente felice il fatto che persone diverse abbiano apprezzato le canzoni che abbiamo pubblicato finora.
McIntyre: Gli ARASHI sono insieme da 20 anni ormai. Che cosa fa il gruppo per rimanere creativo e ideare qualcosa di originale e nuovo?
Sho Sakurai: Ciò che ci spinge ad andare avanti è il fatto che siamo riusciti a creare cose nuove tutti gli anni. Praticamente per 20 anni, ogni anno, abbiamo pubblicato un album e abbiamo sempre tenuto un concerto. Quindi il fatto che siamo riusciti a mantenere una regolare creatività ci ha aiutati ad andare avanti.
McIntyre: Quella musicale è un’industria notoriamente difficile e anche alcuni degli [artisti] di maggiore successo possono scomparire e perdere popolarità. Perché allora, secondo voi, siete riusciti a rimanere così popolari per tanto tempo?
Sakurai: Legandoci alla domanda precedente, il fatto che siamo riusciti a fare qualcosa di nuovo ogni anno ha reso il tutto originale e stimolante. Non solo per noi, ma anche per i nostri fan. Oltre a ciò, ognuno dei cinque componenti ha tante attività individuali in televisione, drama, variety show e film.
Siamo impegnati in nuovi show e altri programmi del genere. Ciò dà veramente un senso di varietà: siamo in grado di raggiungere tanti fan diversi e fornire a tutti loro forme di intrattenimento diverse. Questo aiuta molto a fare in modo che le cose rimangano originali e rilevanti anche quando le tendenze cambiano e ci permette inoltre di rimanere informati su cos’è corretto, cosa c’è di nuovo e cosa possiamo fare per continuare il nostro lavoro.
McIntyre: Gli ARASHI sono già uno dei gruppi di maggior successo e più popolari in Giappone. Siete molto popolari in tutta l’Asia. Avete dei progetti o il desiderio di aumentare le attività e raggiungere nuovi fan in tutto il mondo, possibilmente anche negli Stati Uniti?
Matsumoto: Sì, vogliamo assolutamente espanderci oltre i luoghi in cui siamo stati e [questo] fa parte di uno spirito continuo [incentrato] sulle prossime e nuove sfide, che è iniziato alla fine dell’anno scorso. Abbiamo aperto i nostri primi canali digitali, inclusi Youtube, Facebook, Instagram, Twitter, eccetera. Quello fa parte dello spirito di voler intraprendere qualcosa di completamente nuovo che non avevamo mai fatto prima. [Vogliamo] incontrare nuove e interessanti persone che non abbiamo mai incontrato prima e fare esperienze che, nonostante la nostra popolarità, non abbiamo ancora avuto l’opportunità di fare.
Visto che siamo attivi da 20 anni, ciò è anche molto entusiasmante per noi poiché, nel ricercare tante di queste cose che non abbiamo mai fatto prima, ci sembra quasi di ritornare a quando abbiamo debuttato. C’è il sentore di qualcosa di innovativo, come se avessimo l’opportunità di ricominciare da zero. È qualcosa di veramente importante ed entusiasmante per noi.
McIntyre: Stavo ascoltando la canzone che avete recentemente pubblicato, “IN THE SUMMER”, proprio poco prima [di quest’intervista] ed è veramente orecchiabile. È perfetta per questo momento. Raccontatemi un po’ del nuovo singolo.
Sakurai: Allora, la canzone “IN THE SUMMER” è stata prodotta da Rami Yacoub, che abbiamo incontrato l’anno scorso quando eravamo a Los Angeles. Quello che ci è veramente piaciuto di lui e del suo stile è che non solo ha lavorato con diverse persone incredibili nella scena musicale americana, ma egli è anche una persona veramente esperta; è interessato alla musica del Giappone e a come dare vita alla musica giapponese, così come allo stile che potrebbe funzionare bene per il pubblico giapponese e, naturalmente, anche per i cantanti giapponesi. È riuscito a creare una canzone che può essere interculturale: una canzone che può piacere sia agli americani ma che è anche giusta per una boyband giapponese.
McIntyre: Gli ARASHI si stanno preparando ad andare presto in pausa. Qual è il ragionamento dietro questo piano? Perché avete preso questa decisione?
(I due artisti hanno fatto una lunga pausa prima di rispondere)
Sakurai: Come avrai potuto capire dalla lunga pausa, abbiamo difficoltà a rispondere a questa domanda. Praticamente, la risposta semplice è che ognuno dei componenti ha una propria vita e delle proprie attività alle quali siamo interessati al di là, ovviamente, delle attività come intrattenitori. Quello che facciamo delle nostre vite… è qualcosa a cui abbiamo pensato per molto tempo. Questa è stata veramente la spinta dietro la separazione.
Alla fine, visto che ci siamo dati una sorta di termine in modo da focalizzarci seriamente su queste nuove sfide, questo ci ha aiutati a mettere tanta forza nel finale per poter essere davvero in grado di fare qualcosa di nuovo prima di prenderci l’opportunità di ristorarci.
McIntyre: C’è qualcosa che vorreste dire ai vostri fan?
Matsumoto: In questo momento incredibilmente difficile per molti, una delle cose che ci sta spingendo di più ad andare avanti è il fatto che vogliamo veramente fare qualcosa per tutti i fan là fuori e anche per le nuove persone che potrebbero essere interessate agli ARASHI. Con le persone che rimangono a casa e devono affrontare momenti molto difficili, la possibilità di dare un po’ di luce con la musica e le esibizioni è qualcosa che è davvero importante per noi. Vogliamo provare a contribuire alla guarigione più rapida possibile delle persone.
Sakurai: Visto che il termine è stato fissato prima di entrare in pausa, vogliamo spingere noi stessi a fare qualcosa di nuovo e fare qualcosa che possa aumentare il raggiungimento di più persone possibili. Aspetto con impazienza quello che possiamo fare nel prossimo paio di mesi e le nuove sfide che ci attendono.
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