For the English version, please read below the Italian version of the interview or click here.
È domenica ed è quindi l’ora della nostra rubrica dedicata alle interviste! Questa volta però c’è una novità: vi presentiamo la prima intervista esclusiva di TokyoNoise! Lo staff è riuscito infatti a intervistare Tiana Xiao, cantante americana di origini cinesi che aveva debuttato in Giappone nel 2008. Dopo diversi anni di pausa, la cantante è finalmente tornata e siamo riusciti a chiederle dettagli del suo periodo J-Pop, qualche delucidazione sul presente e delle anticipazioni sul futuro!
Tiana Xiao: sito ufficiale, Facebook, Twitter, Instagram, Instagram musicale, Youtube
Ecco il video per tutti i fan:
TokyoNoise intervista Tiana Xiao: il passato, il presente e il futuro
TN: 1. Hai debuttato in Giappone nel 2008 con il singolo “Sweet Obsession“. Che cosa ricordi di quel periodo?
Tiana: È stato sicuramente un periodo emozionante. Prima di firmare un contratto con la Teichiku, la mia precedente casa discografia, avevo lavorato duramente per ottenere un contratto discografico, perciò poter debuttare con un’etichetta major in Giappone era esaltante (credo che la Teichiku negli Stati Uniti sia considerata un’etichetta indie ma in Giappone è un’etichetta major). Il mio produttore esecutivo precedente in realtà era il produttore di Utada Hikaru, quindi il mio team era particolarmente entusiasta dell’intero progetto. In verità, “Sweet Obsession” non fu la prima canzone registrata. Le parole erano difficili da cantare e avrei voluto che la mia pronuncia giapponese, in essa, fosse migliore! Probabilmente, il mio produttore pensava che il mio accento americano fosse qualcosa di “originale” e che le persone potessero riconoscermi attraverso esso.
Per quanto riguarda la promozione, ricordo che, quando stavo promuovendo il mio singolo di debutto e il mio primo album, c’erano dei periodi in cui avevo solo un giorno libero al mese. Una volta quasi svenni in doccia da quanto ero stanca. Ciò nonostante, era davvero divertente ed eccitante. Ho adorato ogni momento. Avevo realizzato il mio sogno da adolescente; qualcosa per cui avevo lavorato duramente era diventato realtà. Già questo era soddisfacente.
TN: 2. Il tuo primo album, “destTiny“, uscì qualche mese dopo il tuo primo e il tuo secondo singolo, “KIZUNA“. Puoi parlarci di quell’album? Quali sono le tue tracce preferite? Quale traccia è stata la più difficile da registrare? Come ha funzionato la produzione?
Sì! L’album “desTiny” fu prodotto da tre produttori differenti provenienti da Los Angeles. Io in realtà io sono di Los Angeles, perciò fu abbastanza facile per me andare nei loro studio da un punto di vista logistico. “Sweet Obsession”, “Temptation” e “Happy Tears” erano di Jeeve, un tipo fantastico. Tom Keane, che lavorò all’album “Unison” di Celine Dion”, produsse “Kizuna“, “Painting”, “Undo Hurt” e “Milestone”. Tom è un tale genio musicale e ho adorato lavorare con lui. E da ultimo, ma non meno importante, “aquarium“, “Destiny” ed “Echo”, che è una delle mie due canzoni preferite del mio primo album, furono prodotte da Jam e Lewis, che sono produttori esecutivi di Janet Jackson, Mary J. Blige e tanti altri.
Mi vengono in mente così tanti ricordi di me che registro in studio con ognuno di loro. Tom Keane era cosììì divertente e il suo senso dell’umorismo e il mio combaciavano completamente. Scherzammo sicuramente tantissimo. Nello studio di Jam e Lewis, accendevamo la TV. Avevano quattro schermi: uno era su MTV, l’altro era su un canale sportivo, uno era sul telegiornale e mi sono dimenticata cosa trasmetteva l’ultimo. Il loro studio a Santa Monica è stato uno degli studi più rilassanti in cui sono mai stata, perché per la maggior parte delle volte, quando vai in uno studio di registrazione, pensi che questo sia un lavoro, che bisogna finire tutto il più velocemente possibile. Ma loro volevano essere sicuri che lo studio fosse un posto rilassante e con un’atmosfera positiva, cosicché gli artisti potessero entrare in sintonia con il ritmo e i sentimenti delle canzoni che stavano registrando. Credo che volessero davvero massimizzare la parte artistica delle loro produzioni ed è una cosa che apprezzavo veramente. Avevano anche quelle candele per rilassarsi, che Janet Jackson usava; potei usarne una e ne fui così entusiasta e meravigliata. Scherzavamo inoltre tantissimo e fu davvero una delle esperienze più incredibili che io abbia mai vissuto, soprattutto perché a Jam, a Lewis e agli altri specialisti piacevano molto le mie battute! A un certo punto pensai che sarei potuta diventare anche una comica, se cantare non avesse funzionato. Haha.
Le mie preferite – questa è difficile, haha, me ne piacciono diverse, ma se dovessi davvero sceglierne due, preferisco “Echo” e “Painting”. In realtà, mi piacciono talmente tanto che farò delle cover in modo che io possa avere i diritti delle nuove registrazioni, e le pubblicherò! Una parte della motivazione arriva veramente dal fatto che io stessa volevo ascoltare qualche volta le mie canzoni su Apple Music o nelle playlist di Spotify. LOL.
Per quanto riguarda quali furono le tracce più difficili da cantare… Penso che diverse erano difficili da cantare, come “Destiny“, perché era così alta, e poi aveva una modulazione verso la fine, il che l’ha resa ancora più alta, ma quello è lo stile di Jam e Lewis. Anche “Sweet Obsession” era difficile a causa delle parole. In realtà c’era una versione inglese; era una demo e scrissi io stessa le parole visto che era solo una demo ed era più efficiente a livello di costi, haha. Cantai le due versioni in modo così diverso, che, nonostante io fossi l’artista originale, sembrava quasi che due persone diverse le stavano cantando. Se avessi potuto scegliere o parlarne, penso che siano canzoni che avrei potuto cantare meglio o in una maniera diversa. Per esempio, se dovessi reinterpretare “Undo Hurt”, “Sweet Obsession”, “Temptation” e anche “Happy Tears”, a cui il mio produttore esecutivo piaceva particolarmente, credo che le avrei potute cantare molto meglio di quello che sono riuscita a fare. Posso dire che penso di aver eseguito alla perfezione “Milestone”? Quella fu divertente da cantare e sottolineava i miei punti di forza.
Allora, ho menzionato un po’ il processo di produzione prima, ma per riassumere: avevo un produttore esecutivo e c’erano tre produttori musicali per ogni canzone. Per la maggior parte delle canzoni, prima selezionavamo (io e il produttore esecutivo) le tracce e poi i produttori scrivevano le topline, poi o io scrivevo le parole o sceglievamo insieme (era il mio direttore che le sceglieva, così come il mio A&R, visto che non parlavano correntemente giapponese all’epoca) e io riscrivevo qualche parola in un inglese grammaticalmente corretto. In seguito registravamo; il mio direttore, il signor Y. (scusate, non sono sicura che egli voglia rivelare il suo nome. Si trova però nei credit del mio album, per le persone che sono interessate e possiedono ancora una copia) lavorava con i produttori per assicurarsi che stavo cantando la canzone in una certa maniera o nella maniera in cui loro volevano (il che è una responsabilità del produttore in una canzone). Il signor Y. controllava inoltre il mio accento per vedere se cantavo un verso abbastanza correttamente (haha, anche se avrei preferito che fosse più severo con me. Sono una tale perfezionista e me la prendo per la maggior parte con me stessa). E a volte i produttori mi chiedevano di cantare una parola in inglese in modo diverso, come per esempio se pronunciavo una parola troppo in stile “libro di manuale” invece che in uno stile “pop” o “figo”, come “my” invece di “mah”. La pronuncia di parole specifiche cambia effettivamente l’atmosfera di una canzone.
Per ogni traccia, ci si poteva prendere un intero giorno oppure a volte anche due giorni se era una canzone con tante armonizzazioni e seconde voci. Normalmente iniziavamo a mezzogiorno o dopo. Nessun artista che registra inizia alla mattina, credo perché le corde vocali devono “svegliarsi” e “scaldarsi”. A volte, con Jam e Lewis, andavamo in studio alle 14:00 o alle 16:00 e magari non iniziavamo a registrare fino alle 20:00 e registravamo nelle ore piccole del mattino, tipo alle 2:00 o addirittura dopo le 4:00! Una cosa che noti quando sei privato del sonno è che è tutto molto più divertente quando registri, haha. In più, per molti artisti l’ispirazione arriva piuttosto durante la notte, per qualche strana ragione.
TN: 3. Hai pubblicato “Kanashii Uso” (悲しい嘘) un anno dopo “desTiny” e poi ti sei presa una pausa. Perché hai deciso di smettere di pubblicare musica?
Sì, mi sono presa una lunga, lunghissima pausa, haha. Ci sono state diverse ragioni. La ragione principale è che ero veramente, veramente povera. Il termine “artista affamato” è abbastanza letterale. Anche se avevo un contratto, la mia compagnia prendeva la maggior parte dei soldi e mi davano solo un piccolo stipendio, che non era abbastanza per vivere. Naturalmente, dovevano pagare il mio appartamento e il mio telefono, ma avrei voluto gestire io i soldi. Tuttavia non è così che funziona nell’industria musicale giapponese – devi avere una compagnia o un’agenzia. Quindi non c’era possibilità di sfuggire a ciò. Immagino che una volta che tu sia abbastanza riconosciuto puoi iniziare una tua compagnia, ma ero troppo giovane e troppo povera per farlo e in più non ero proprio riconosciuta, quindi non era un’opzione per me. Non sto cercando di puntare il dito e dire che mi maltrattavano – anzi, tutti erano molto gentili – e capisco che ci sono dei costi collegati al fatto di dovermi supervisionare come artista e tutto il resto, però era veramente difficile per me sopravvivere. Vengo da una normale famiglia di ceto medio e ci fu un periodo in cui la mia famiglia aveva difficoltà economiche. Non potevo più permettermi di continuare il mio sogno di cantare e non andare avanti con tutte le altre cose nella mia vita.
Nel frattempo, alcuni miei vecchi amici che si erano già diplomati al college ed erano venuti a vivere a Tokyo lavoravano nella finanza e facevano la bella vita. Io ero così povera che dovevo pensarci due volte se volevo prendere la metropolitana, mentre loro non dovevano neanche riflettere sul fatto di prendere un taxi.
Inoltre, ci sono altre ragioni secondarie: sentivo che sebbene alcune volte potevo dire la mia nelle decisioni riguardo la mia direzione artistica, comunque non avevo tutta la libertà artistica che volevo veramente. Volevo avere il controllo e decidere della mia direzione artistica e della mia musica. C’erano momenti in cui ero particolarmente frustrata.
C’erano anche dei momenti in cui sentivo che non stavo usando tutte le mie abilità o tutto il mio potenziale. Penso che per un lungo periodo ero frustrata perché sentivo che il tutto era particolarmente limitato a cantare. Inoltre, non ero molto famosa e la mia carriera da cantante non stava andando bene. Ciò mi ha dato molto tempo per riflettere su cosa volevo fare nella mia vita: volevo realizzare e dedicarmi a diverse cose, non solo alla musica. E avevo altre passioni nella mia vita, così come delle responsabilità nei confronti della mia famiglia. Perciò, verso l’inizio dell’anno in cui ho pubblicato “Kanashii Uso” [2009], parlai col mio produttore esecutivo e gli dissi che volevo tornare a scuola. Ne parlammo e terminammo il contratto in modo amichevole; sono ancora in contatto e in buoni e amichevoli rapporti con tutti loro.
TN: 4. Quale ruolo hanno avuto la musica e il canto in quei lunghi anni di pausa?
Tornai a scuola e continuai a cantare mentre ero al college. Feci parte di un coro per un po’ e mi esibii anche come solista, cantando canzoni pop a vari eventi culturali. I miei amici ed io creammo un Karaoke Club e abbiamo ospitato alcune competizioni di canto e anche altri eventi legati alla musica. È stato divertente e sono riuscita inoltre a scrivere qualche canzoni – una di queste è “Imagine” – e a quel punto volevo dire a me stessa di non lasciar perdere i miei sogni.
TN: 5. Hai cominciato a pubblicare alcune cover sul tuo canale Youtube due anni fa. Cos’è successo? Perché hai cominciato a fare cover su Youtube?
Penso che essere immersi nell’esperienza del college mi abbia resa veramente impegnata. Era incredibilmente divertente e praticamente fai quello che i tuoi pari fanno. Quando fanno dei colloqui per degli stage, tu fai lo stesso. Quando concorrono per dei lavori in diverse compagnie, tu fai anche lo stesso. E la mia scuola era una scuola target per diversi lavori di finanza e di consulenza, perciò seguii semplicemente quello che era di tendenza. Non ero veramente originale, haha. E naturalmente, quando inizi un nuovo lavoro, devi concentrarti per farti valere nella nuova industria, ecc. In più, ho incontrato mio marito – ci siamo sposati e ho avuto un figlio. Durante questo periodo ho fatto anche altre cover; alcune erano collaborazioni con il mio amico Lex e abbiamo deciso di postarle prima sul canale – “Umbrella” in realtà è stata la prima; l’abbiamo registrata nel 2013, ma abbiamo fatto il video solo nel 2015, e poi abbiamo fatto una canzone K-Pop, “5 More minutes”.
Abbiamo inoltre fatto “Attention” di Charlie Puth e una canzone di Natale. In realtà volevo provare anche a prendere parte a delle competizioni canore, tuttavia ero troppo impegnata col lavoro, quindi ho registrato alcune canzoni per le mie audizioni, ma non sono riuscita a pubblicare. Tra loro c’era la serie “the living room one-take” (in realtà ne ho ancora alcune che non ho postato – l’audio non è fantastico quindi sono un po’ riluttante) e altre solo audio che non ho mai pubblicato. Sono tutte cover e forse un giorno le pubblicherò! Devo semplicemente mettere tutti i video insieme. Ho girato diversi video l’estate scorsa per alcune di loro; non ho ancora avuto il tempo di editarle!
È stato proprio due anni fa, dopo la nascita di mio figlio; mi dissi: “Wow, se non inizio a fare più musica, non lo farò mai, perché sarò troppo vecchia dopo!” Haha. Naturalmente, l’età non stabilisce cosa possiamo e cosa non possiamo fare, però penso di avere avuto un momento in cui mi sono detta che avrei dovuto iniziare ora o non l’avrei più fatto. E questo è il motivo per cui ho ripreso a fare musica.
TN: 6. Come scegli le cover che posti?
Molte di loro sono semplicemente canzoni che ascoltavo crescendo o che mi piacciono molto. A volte ne faccio alcune che sono popolari in quel momento (e sono anche canzoni che mi piacciono). Ma il criterio principale è che mi devono piacere e voglio che la mia voce vada bene. Se non riesco a cantarla bene come il cantante originale o meglio, allora voglio almeno cantare in modo diverso oppure farne un adattamento interessante. Sono un po’ competitiva e ho degli standard veramente alti per me stessa, mi sa, haha. Sono super puntigliosa e una perfezionista quando si tratta di me stessa e sono abbastanza indulgente nei confronti degli altri, quindi credo di riuscire a stressarmi molto spesso, ma alla fine la sento come una cosa gratificante.
Qualche volta accetto delle richieste dai fan però solo se mi piace la canzone. Mi piacerebbe farne di più, ma visto che sto ancora lavorando a tempo pieno e ho un bambino piccolo è difficile far rientrare tutto nei miei programmi e di conseguenza devo essere un po’ selettiva. Canzoni con una bella e orecchiabile melodia come “Senorita” o “Attention” sono esempi di canzoni che mi piacciono fare. Sto pensando anche di fare qualche medley, per esempio un medley di BoA e un medley delle mie canzoni preferite di anime.
TN: 7. Hai postato una cover di “First Love” di Utada Hikaru due mesi fa. È ancora una delle tue cantanti preferite? Quali artisti di stanno influenzando ora come ora?
Sì, sicuramente; adoro Utada Hikaru e credo che sia una delle cantautrici più talentuose, sia musicalmente sia liricamente. Peccato che non pubblichi canzoni più spesso!
Direi che due artisti che mi stanno influenzando ora come ora sono probabilmente Charlie Puth e Taylor Swift. Adoro sia i loro testi che il loro sound. E curiosamente, Charlie Puth ha detto che Jam e Lewis hanno influenzato il suo ultimissimo album, “Voicenotes”. Quindi, forse, un giorno graviterò verso un sound simile a quello del mio primo album, con qualche novità. Ma ci sto ancora lavorando.
TN: 8. Il 18 agosto hai pubblicato una nuova canzone intitolata “Imagine” e hai anche condiviso un bellissimo messaggio su Youtube. Potresti parlarci di questa nuova pubblicazione?
Sì, certo! Ho visto che avete tradotto il messaggio in italiano. Grazie! Mi scalda il cuore sapere che ci sono delle persone a cui piace la mia musica e altre che ancora si ricordano di me, anche se mi sono presa una pausa dalla musica per così tanto tempo.
Devo dire che è stato un processo piuttosto lungo e c’è stata una curva di apprendimento ripida per me quando ho deciso di pubblicare questa canzone. È stato emozionante e difficile allo stesso tempo: è stata la prima volta in cui avevo il completo controllo della produzione, la prima volta in cui ho assunto il ruolo di produttrice esecutivo per la mia stessa musica. Allo stesso tempo, essendo un’artista indie senza un team, c’è TANTISSIMO lavoro da fare ed è DIFFICILE.
Innanzitutto, il lavoro d’ufficio: in primo luogo, ho dovuto trovare un microfono. Ho fatto un vlog riguardo a ciò e continuerò a fare il resto della serie per “My Journal in Music” (=il mio diario della musica) quando avrò tempo. Poi, ho dovuto rifare l’arrangiamento, perché l’arrangiamento originale apparteneva a troppo tempo fa, quindi suonava datato. Alla fine, ho lavorato con due produttori diversi e noi tre abbiamo co-prodotto attraverso internet, visto che viviamo in luoghi diversi. Ho anche creato la mia compagnia, la Tiana Xiao Productions Ltd., per avere tutti i diritti della mia musica e per le attività riguardanti la mia musica. Vi risparmio i piccoli dettagli del lavoro d’ufficio perché non è una cosa entusiasmante di cui parlare, ma diciamo che questo ha occupato il 60%, forse il 70%?, del tempo totale che ho trascorso su “Imagine”.
E poi, la parte musicale: penso che la parte relativa alla produzione mi sia piaciuta tantissimo. Anni fa, quando l’ho scritta, ho originariamente previsto che questa fosse una canzone pop rock, qualcosa simile alla Miley Cyrus di quegli anni (come “Breakout”). Tuttavia volevo provare a fare qualcosa di nuovo – mi piace moltissimo il suono del future bass e quindi volevo incorporarlo nella mia nuova canzone. Doveva essere più ritmata inizialmente, ma volevo qualcosa che sembrasse più “sognante” quindi l’ho rallentata.
Sul testo: non l’ho cambiato molto con l’eccezione di qualche parola per adattarle al ritmo e all’atmosfera della canzone.
Ci sono tre canzoni che ho scritto a quei tempi e voglio conservare quella sensazione che avevo, quindi quando le pubblicherò, non le cambierò molto. Come ho detto nel mio messaggio, credo che, diventando più adulta e avendo più esperienza, i miei sogni e miei obiettivi siano cambiati: non è più solo cantare o fare music; è naturale che la musica rimarrà una grandissima parte della mia vita, ma mi piace anche perseguire altre cose che sono intellettualmente impegnative e stimolanti, come il mio lavoro da analista in finanza (non sto dicendo che la musica non sia intellettualmente impegnativa e stimolante – entrambi i campi sono ardui, ma in maniera diversa). Però, è l’intento e l’essenza dietro la ricerca dei sogni che rimangono gli stessi. Forse avrete notato che ho citato “Il grande Gatsby” di Fitzgerald, all’inizio del video di “Imagine”. (Questo è un libro che ho letto e che ho adorato molto prima che il film uscisse, tra l’altro.) Adoro il libro perché adoro lo stile di Fitzgerald, ma la fine era troppo pessimista. Pensava che il perseguimento dei propri sogni fosse futile – e volevo dare un messaggio speranzoso ed edificante per negare la sua affermazione: parla di tante voci discordanti che le persone possono sentire quando cercano di trovare una strada poco percorsa da altri o quando perseguono i loro sogni. E questa è la storia dietro “Imagine”.
TN: 9. Che cosa stai pianificando per le tue attività musicali future?
Ho altre due canzoni che ho anche scritto (e terminato) molto tempo fa e che riarrangerò e pubblicherò. Una è in cinese e l’altra avrà sia una versione cinese sia una versione inglese (la versione inglese verrà probabilmente pubblicata per prima). Sto per rilasciare anche “Destiny 2.0”, il 18 ottobre. Ho riarrangiato “Destiny” e sarà una versione più in stile ballata. Ho terminato di girare il video musicale qualche settimana fa e spero che piacerà alle persone. Farò inoltre altre cover di tracce dal mio album precedente così da poter averne i diritti – ho già ricevuto il permesso di fare le cover dalla mia precedente etichetta che detiene i diritti delle composizioni originale. Non avrò il tempo di fare le cover di tutte le tracce, però, perché voglio anche pubblicare musica nuova. Ho alcune canzoni che ho scritto ma che non ho ancora finito (sono bozze) e sto pianificando di finirle dopo aver pubblicato questo primo gruppo. La maggior parte delle canzoni verranno pubblicate come singoli e alla fine rilascerò un mini-album o un album quando avrò abbastanza canzoni da raggruppare in un solo concept. Ora come ora sto sperimentando con tanti generi e lingue diversi quindi spero di avere vari concept album interessanti nell’immediato futuro!
TN: 10. Hai intenzione di tornare in Giappone o di essere un’artista internazionale, d’ora in poi?
In realtà faccio avanti e indietro tra Hong Kong e il Giappone in questi giorni (prima che il COVID-19 iniziasse) e qualche volta torno a Los Angeles per passare del tempo con la mia famiglia. Penso che di questi tempi, non siamo davvero limitati a dove siamo fisicamente. Sono stata in grado di lavorare su diverse canzoni a distanza coi collaboratori con cui ho lavorato e ho intenzione di continuare così. Riguardo al fatto se continuerò o no a pubblicare canzoni J-Pop, la risposta è sì, sicuramente, almeno sotto forma di cover delle mie vecchie canzoni e forse anche di cover di canzoni di altre, ma per quanto riguarda nuova musica, dipende veramente se riesco a trovare un buon paroliere per queste canzoni. Continuerò a cercare e forse un giorno ne troverò uno! Ho intenzione di pubblicare altre canzoni in inglese e in cinese, quindi in questo senso, penso che la risposta alla vostra domanda sia: un’artista internazionale!
TN: Per favore, condividi un messaggio per i tuoi fan internazionali!
Grazie mille per il vostro supporto e per esservi ricordati di me. Spero di poter condividere più musica con tutti voi e di continuare a comunicare attraverso la musica. Rimanete sintonizzati e vi adoro tutti!
Un grazie enorme da parte dello staff di TokyoNoise a Tiana Xiao per averci concesso quest’interesse intervista!
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Original Interview by TokyoNoise
English version
It is Sunday and it is time for our usual article about translated interviews! This time, however, something is different: here is the first exclusive interview by TokyoNoise! The staff managed to have a written interview with the singer Tiana Xiao. Fans of J-Pop should remember her: she’s Asian American, and she debuted in Japan in 2008. After a long break, she finally came back to music and we had the opportunity to ask her some details about her J-Pop years, some comments abour her present activities and some news about her future!
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Here’s the video message for her international fans:
TokyoNoise’s interview with Tiana Xiao: the past, the present and the future
TN: 1. You debuted in Japan in 2008 with your single “Sweet Obsession“. What memory do you have of that period of time?
Tiana: It was certainly an exciting time. Prior to getting signed with Teichiku, my old record label, I had worked really hard to get a record deal, and so being able to debut with a major label in Japan was exhilarating (I guess in the US Teichiku is considered an indie label but in Japan it was considered a major label). My old executive producer was actually Utada Hikaru’s producer, so my team was really excited about the entire project. “Sweet Obsession” was actually not the first song I recorded — “Temptation” was.
I also recall that “Sweet Obsession” was a difficult song to record. The lyrics were challenging to sing, and I wished my pronunciation of Japanese was better in it! Presumably, my producer thought my American accent was something “original” and people could remember me by.
On promoting it, I remember when I was promoting my debut single and first album, I had periods of promotion where I only got one day off in a month. I almost passed out in the shower one day because of how tired I was. However, It was really fun and exciting. I loved every moment of it. It was my teenage dream come true, something that I had worked so hard to achieve coming true. That in itself was satisfying.
TN: 2. Your first album, “desTiny“, came out some months after your first single and second single, “KIZUNA“. Can you talk about that album? What are your favourite tracks? Which track was the most difficult? How did the production work?
Yes! The album “desTiny” was produced by three different producers from LA. I am actually from LA, so it was quite easy for me to go to their studios from a logistics standpoint. “Sweet Obsession”, “Temptation” and “Happy Tears” were by Jeeve, really awesome guy. Tom Keane, who was on Celine Dion’s “Unison”, produced “Kizuna“, “Painting”, “Undo Hurt”, and “Milestone”. Tom is such a musical genius and I loved working with him. And last but most certainly not least, “aquarium“, “Destiny”, and “Echo”, which is one of my two favorite tracks from my first album, were done by Jam and Lewis, who are executive producers for Janet Jackson, Mary J. Blige, and more.
This brings back so many memories of me recording in the studio with each of them. Tom Keane was sooo hilarious and his style of humor and mine completely overlap. We definitely joked around a ton. At Jam and Lewis’ studio, we would turn the TV on. They had four screens, and one was MTV, one was a sports channel, one was the news and I forgot what the last one was. Their studio in Santa Monica was one of the most relaxing studios I’d ever been to, because most of the time when you go to a recording studio, you think of, this is work, I gotta get it done as fast as I could. But for them, they really wanted to make a point of making the studio relaxing, and with a good vibe, so artists could really get into the groove and feel of the songs that they were recording. I think they really wanted to maximize the artistic part of their productions, which is something I really appreciated. They even had these candles for relaxation, which Janet Jackson used, and I got to use one, which I was like, really star struck and in awe. We’d also joke around a lot and it was really one of the most amazing experiences I had, especially because Jam and Lewis and the other engineers really liked my jokes! At that point I thought to myself I could become a comedian too, if singing didn’t work out. Haha.
My favorites – this is so hard, haha, I like a bunch of them, but if I really had to pick two, I like “Echo” and “Painting” the best. In fact, I like them so much, I am going to cover them so I can own the master rights to the new sound recordings, and I’m gonna publish them! Part of the motivation really came from me wanting to listen to some of my own songs sometimes on my Apple Music or Spotify playlists. LOL.
As for which tracks were the most difficult to sing…. I think a number of them were quite hard to sing, like “Destiny“, because it was so high, and then it had a modulation towards the end, which made it even higher, but that’s Jam and Lewis’ style. “Sweet Obsession” was also quite hard because of its lyrics. There was actually an English version; it was a demo, and I penned the lyrics myself since it was just a demo and it was more cost efficient that way, haha. I sang the two versions so differently, that I think even as the original artist myself, it felt like two different people were singing it.
If I had to choose or talk about it, I think there are songs I could’ve sung better, or in a different way. For example, if I were to re-interpret “Undo Hurt”, “Sweet Obsession”, “Temptation”, and even “Happy Tears” which my executive producer really liked, I think I could do them much better than I did. Can I say I think I nailed “Milestone”? That was fun to sing and it really played to my strengths.
So I mentioned a bit about the production process earlier, but to sum it up, I had an executive producer, and there were three music producers on an individual song level. For the majority of the songs, we would select (me and the executive producer) the tracks first, and then the music producers would write the toplines, and then either I would write the lyrics, or we would pick out lyrics (this was my director picking them out, as well as my A&R guy, since I wasn’t really fluent in Japanese back then), and I’d re-write some of the lyrics in grammatically correct English. Then when we recorded, I had my director, Mr. Y. (Sorry I’m not sure if he wants me to disclose his name. It’s on my album credits, though, for people who are interested and still have the album.), work together with the music producers to make sure I’m singing the song in a certain way, or the way they want it to sound (which is one of the responsibilities of the producer in a song). Mr. Y would also check my accent to see if I sang a line correctly enough (haha, though I wish he was stricter on me. I am such a perfectionist and I beat myself up the most). And sometimes the producers would ask me to sing an English word differently. Like if I pronounced a word too much like a textbook instead of in a “pop” or “cool” way, like “my” instead of “mah.” The pronunciation of specific words actually does change the vibe of the song.
For each song, it would take the entire day or sometimes even two days if it was a song with a lot of harmonies and doubles. Usually we’d start at or past noon. No recording artist records in the mornings, I believe, because the vocal chords need to “wake up” and “warm up.” Sometimes with Jam and Lewis, we would go into the studio at 2 or 4pm, and maybe not even start recording until 8pm, and we’d record into the wee hours of the morning, like 2am, or past 4am even! One thing you’ll notice is when you’re sleep deprived, things are more fun when you record, haha. Also, inspiration comes better at night for a lot of artists, for some strange reason.
TN: 3. You released “Kanashii Uso” (悲しい嘘) one year after “desTiny” and then took a break. Why did you decide to stop publishing music?
Yes, I took a very, very long break, haha. There were a number of reasons. The main reason is that I was really, really poor. The term “starving artist” is pretty literal. Even though I was signed, my management company took most of the money and they only gave me a small stipend, which was not enough to live off of. Of course, they had to pay for my apartment and cell phone, but I wished that I could have managed the money myself. But that’s not how it works in the Japanese music industry – you had to have a management company or agency. So there was no way to escape this. I guess once you are established enough, you can start your own management company, but I was too young and too poor to do so, and also not established at all, so it was not an option for me. I’m not trying to point fingers and say they mistreated me – actually everyone was very kind – and I understand there are expenses associated with managing me as an artist and all that, but it was just very hard for me to survive. I come from a normal, middle class family and there was a while when my family was really struggling financially. I just couldn’t afford to keep pursuing my dream in singing, and not move forward with anything else in life.
In the meantime, I had some older friends who graduated from college already, and they came to live in Tokyo, worked in finance, and would be livin’ the life. I was so poor that I had to think twice about taking the subway, while they didn’t have to even blink to take a cab.
Also, these are more secondary reasons, but I felt that even though sometimes I would get a vote in deciding my artistic direction, I still didn’t have all the artistic freedom I really wanted. I wanted to call the shots, and to decide my own artistic direction and music. There were still times when I was rather frustrated.
There were also times where I felt like I wasn’t really using all of my skills or potential. I think for a while I felt really frustrated because I felt like it was rather limiting to only do singing. I also wasn’t very famous and my singing career wasn’t going too well. It gave me a lot of time to reflect on what I wanted in life, and that was to achieve and pursue many things, not just in music. And I did have other passions in life, as well as responsibilities to my family. And so towards the beginning of the year when I released “Kanashii Uso”, I talked to my executive producer, and I told him that I wanted to go back to school. We talked about it and we ended the contract amicably, and I’m still in touch and on good and friendly terms with all of them.
TN: 4. What role did music and singing have in those long years of break?
I went back to school and kept singing when I was in college. I did chorus for a while, and I also performed solo, singing pop songs, at various cultural shows. My friends and I started a Karaoke Club, and we hosted some singing competitions and other music related events as well. It was fun, and I managed to write a few songs too—one of them being “Imagine”—at that point I wanted to tell myself to not let go of my dreams.
TN: 5. You started posting some covers on your Youtube channel two years ago. What happened? Why did you started doing covers on Youtube?
I think being immersed in the college experience got me really busy. It was tons of fun, and you basically do what your peers are doing. When they’re interviewing for internships, you do the same. When they apply to companies for jobs, you also do the same. And my school was a target school for a lot of finance and consulting jobs, so I just went with what was mainstream. I was really not that original, haha. And naturally, when you start a new job, you have to really focus to establish yourself in the new industry, etc. On top of that, I also met my hubby – we got married, and I had a kid.
During this time I actually did some other covers too, some of them were collaborations with my friend Lex, and we decided to post them on his channel first – “Umbrella” was actually the first one, we actually recorded that in 2013, but didn’t do the video until 2015, and then we did a K-pop song, “5 More Minutes.”
We also did Charlie Puth’s “Attention” and a Christmas song. I actually wanted to try out for some singing competitions too, but work got too busy, so I actually recorded some songs for my auditions, but I never got to release all of them. Among them were “the living room one-take” series (I actually still have a few that I haven’t posted – the sound isn’t great so I’ve been reluctant), and some other audio only ones that I’ve never released. They’re all covers and perhaps I will eventually release all of them! I just have to put the videos together. I recorded some videos last summer for some of them; haven’t had time to edit them yet!
It was really two years ago, after the birth of my kid, I was like, wow, if I don’t start doing more music, I’m never gonna do more music, ‘cause I’ll be old then! Haha. Of course age is not really what defines what we can or cannot do, but I think I just had this moment where I was like, I should start doing it now, or I’ll never do it. And that’s why I started doing music again.
TN: 6. How do you choose the covers you post?
A lot of them are just songs I grew up listening to or really like. Sometimes I’ll do ones that are trending at the moment (and they happen to be songs I like). But the biggest criteria is I have to like them, and I want to sound good singing them. If I can’t sing it as well as or better than the original singer, then I want to at least sound different or have a very interesting adaptation of it. I’m a bit competitive and have really high standards for myself, I guess, haha. I am super nit picky and perfectionist when it comes to myself, and pretty lenient on others, so I guess I’m that respect I could really stress myself out at times, but in the end it feels rather rewarding.
Sometimes I’ll take fan requests but only if I like the song, too. I would love to do more, but because I’m still working full time, and I have a young kid, it’s hard to fit all of them into my schedule, and so I have to be a bit more selective. Songs with a nice, catchy melody like “Senorita” or “Attention” are examples of songs that I would really like. I’m also thinking of doing some medleys, like a BoA medley, and a medley of my favorite anime songs.
TN: 7. You posted a cover of Utada Hikaru’s “First Love” two months ago. Is she still one of your favourite singers? Which artists are influencing you right now?
Yes for sure, I love Utada Hikaru and I think she is one of the most talented songwriters out there, both musically and lyrically. Too bad she doesn’t release songs very often!
I would say two artists that influence me right now are probably Charlie Puth and Taylor Swift. I love both their lyrics and their sound. And interestingly, Charlie Puth said Jam and Lewis influenced his last album, “Voicenotes”. So perhaps I will eventually gravitate towards a similar sound to some of the songs on my first album, with some new twists to it. But I’m still working on that.
TN: 8. On August, 18th you released a new song called “Imagine”, and you shared a lovely message on Youtube as well. Can you please talk about this new release?
Yes, of course! I saw that you guys translated the excerpt into Italian. Thank you for that! It really warms my heart to know that there are people who like my music, and that there are people who still remember me, even though I was on hiatus from music for so long.
I’d have to say that it was quite a long process, and there was a steep learning curve for me when I decided to release this song. It was exciting and challenging at the same time — this was the first time that I’d really be in full control of the production, the first time that I am taking on the role of the executive producer for my music. At the same time, being an indie artist, with no team, is a LOT of work and HARD.
First, the admin stuff: First, I had to pick out a mic. I did a Vlog on that and will continue to do the rest of the series for My Journey In Music when I have time. Then I had to re-do the arrangement, because the original arrangement was from too long ago, so it sounded really outdated. Eventually I worked with two different producers and the three of us co-produced it all through the internet, since we were all based in different places. I also started my own company, Tiana Xiao Productions Ltd., to hold all the rights of my music and for my music related activities. I’ll spare you the tiny details because admin stuff is really not that exciting to talk about, but let’s just say those probably took up more than 60%, maybe even 70%?, of the total amount of time spent on “Imagine”.
And then, the music part: I think I really enjoyed the music part of the production. Years ago when I wrote it, I originally intended for this song to be a Pop Rock song, something similar to Miley Cyrus back then (think “Breakout”). But I wanted to try something new— I really like the sound of future bass, and so I wanted to incorporate that into my new song. It was supposed to be more upbeat initially, but I wanted something that sounded slightly more “dreamy” so I slowed it down.
On the lyrics, I didn’t change much of it except a few words to fit the new rhythm and feel of the song.
There were three songs that I wrote back then, and I want to retain the feeling that I had back then, so when I release them, I won’t be changing them too much. As I mentioned in my excerpt, I do think that as I got older and experienced more things, that my dreams and goals have evolved – it’s not simply singing or music anymore – of course music will always remain a huge part of my life, but I do enjoy pursuing other things that are rigorous and intellectually stimulating as well, such as my analyst job at the hedge fund that I am working at (I’m not saying music is not rigorous or intellectually stimulating – both are challenging fields, but in different ways). However, it is the intent or core behind the pursuit of one’s dreams that remains the same. You may have noticed that I quoted Fitzgerald’s “The Great Gatsby,” towards the beginning of Imagine’s music video. (This was a book I read and loved way before the movie came out, by the way.) I loved the book because I love Fitzgerald’s style, but the ending was too pessimistic. He felt that the pursuit of one’s dreams is futile – and I wanted to send a hopeful and uplifting message to refute his claim, which talks about a lot of dissenting voices people could hear when trying to take the path less travelled on, or when pursuing their dreams. And that is the story behind “Imagine”.
TN: 9. What are you planning for your future music activities?
I have two more songs that I also wrote (and finished) a long time ago that I am going to re-arrange and release. One is in Chinese, and the other one will have both a Chinese and an English version (English version will probably come first). I also have “Destiny 2.0” coming out soon, on Oct 18th. I re-arranged “Destiny” and it’s going to be more of a ballad-y version. I just shot the music video a couple of weeks back and am hoping people will like it. I am also going to cover some more songs from my old album so I can own the master rights to them – I already got the green light to cover them from my old label/publisher who owns the rights to the original masters / compositions. I won’t have time to cover all of them, though, because I want to release more new music too. I have a few songs that I wrote but didn’t finish yet (they’re rough drafts), and I am planning on finishing them after I release this batch. Most of the songs will come out in the form of singles, and eventually I’ll release a mini-album or album when I have enough songs to group into one concept. Right now I am experimenting with a lot of different genres and languages so hopefully I’ll have a few interesting album concepts in the near future!
TN: 10. Are you planning to go back to Japan or to be an international artist from now on?
I actually go back and forth between Hong Kong and Japan these days (before COVID-19 started, that is), and sometimes I go back to LA to spend time with my family. I think in this day and age, we aren’t really limited to where we are based physically. I was able to work on several songs thus far remotely from all the collaborators I’ve worked with, and I plan on continuing to do so. In terms of whether or not I will continue to release J-Pop, the answer is yes, for sure, at least in the form of covers of my old songs, and perhaps covers of others’ songs too, but for new music, it really depends on if I could find a good lyricist for these songs. I will keep looking and hopefully I can find one! I do plan on releasing more songs in English and Chinese as well, so in that sense, perhaps the answer to your question is: an international artist!
TN: Please, give a message to your international fans!
Thanks so much for all your support, and for remembering me. I hope to be able to deliver more music to you guys and continue to connect with you through music. Stay tuned and I love you all!
Thanks so much to Tiana Xiao for this interesting interview! We can’t wait to hear more from you!
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