A voi la traduzione dell’intervista a MIYAVI, pubblicata in inglese da Guitar World il 23 giugno 2020. Potete leggere la versione originale qui.
L’intervista è di Bruce Fagerstrom, redattore dello staff di Guitar World.
Rispetto alla prima intervista di MIYAVI che vi abbiamo tradotto (quella di The Japan News), l’artista entra nel dettaglio della sua tecnica di chitarrista e del suo amore per il mondo delle chitarre.
Come per le altre traduzioni, nella versione in italiano troverete dei link ad altre pagine per le spiegazioni ai riferimenti fatti nell’intervista. I link sono stati aggiunti dallo staff di TokyoNoise, mentre le immagini e i video sono quelle dell’intervista originale.
MIYAVI: “Adoro le Strat, sono più sexy e sembrano un tipo versatile e buono, mentre una Tele è un tipo cattivo, un ribelle”
L’adorato chitarrista giapponese parla della sua incredibile tecnica di slapping (=percussione) delle corde e di come usa un trio di amplificatori per far fronte sia ai concerti più sofisticati sia a quelli minimalisti.
“Tutto ruota attorno al primo colpo – il primo colpo è la cosa che vale di più,” dice il cantante e chitarrista giapponese Takamasa Ishihara, meglio conosciuto col suo nome d’arte, MIYAVI, nel descrivere la sua tecnica cattura sguardi e orecchie dello slapping delle corde.
“È come per un lottatore di sumo: il primo colpo è estremamente importante per loro. Quell’ammontare di energia e passione – è come un’esplosione di arte. Per il karate o il sumo il primo contatto è veramente cruciale, quindi per quanto mi riguarda, voglio semplicemente creare il mio suono con il primo contatto e vedere che la gente riconosce immediatamente che quello è il suono di MIYAVI”.
Con all’attivo 13 album e le radici nella scena Visual Kei del Giappone degli anni ’90, MIYAVI si è sicuramente ritagliato una nicchia nel mondo dello spettacolo, trovando in qualche modo del tempo tra i tour internazionali e la registrazione di LP con tocchi di hip-hop come “No Sleep Till Tokyo” del 2019 per una carriera da attore, attraverso ruoli in film di alto profilo come “Unbroken“, “Kong: Skull Island” e “Maleficent: Signora del Male“.
“Alla fine, suonare la chitarra, cantare, recitare o studiare una nuova lingua sono tutti la stessa cosa. Si tratta di come riesci a catturare la parte essenziale e poi sviluppare quell’abilità specifica in te stesso.”
Le sue esibizioni appassionanti gli hanno conquistato fan in tutto il mondo e il suo svelto stile di diteggiatura lascia sbalorditi per la sua originalità, eppure MIYAVI è veloce nel dare credito ad altri artisti che lo hanno influenzato.
“Ci sono altri grandi chitarristi che percuotono le corde, come Preston Reed. Adoro il mondo che crea,” dice. “Anche Keziah Jones, che è un chitarrista percussivo. E Kaki King – e anche il leggendario Tommy Emmanuel. Al tempo stesso ho imparato da suonatori di basso come Larry Graham e Max Miller.
Ma il mio stile essenziale viene dallo shamisen, che è uno strumento giapponese usato per il Kabuki o le opere teatrali giapponesi tradizionali. Il suo suono è veramente particolare. Volevo fondamentalmente creare un suono come quello con la mia chitarra.
“Ho cominciato a riflettere su come avrei potuto ridefinire il mio suono: sono andato in tutti i negozi di Nashville e ho riscoperto la Telecaster.”
Perlopiù, egli crea i suoi suoni distintivi usando una Fender Custom Shop Telecaster. “Quando ho avuto una jam session (=sessione improvvisata) con Robert Randolph, un fantastico suonatore di steel guitar (=chitarra d’acciaio), a Nashville, ero sbalordito dal suo suono. Era incredibilmente intenso.
Ho cominciato a riflettere su come avrei potuto ridefinire il mio suono: sono andato in tutti i negozi di Nasvhille e ho riscoperto la Telecaster. Volevo essenzialmente avere l’attitudine che la Telecaster ha – la morsa e la vibrazione.”
MIYAVI non permette che la tradizione gli impedisca di ottenere il suono che vuole, visto che ha modificato la sua Tele in quello che egli chiama una “chitarra cyborg”. “Sulla mia Tele ho una leva del tremolo e tre pickup e uno di questi è un humbucker,” dice. “Per me non si tratta della storia. Si tratta di ciò che voglio suonare e le cose che metto sulla mia chitarra sono cruciali per il suono. Specialmente dal momento che io sono di Tokyo – questo tipo di chitarra cyborg è perfetto per me.”
Il chitarrista mischia lo slapping ritmico con 8-bit lead scricchiolanti che prevedono un uso massiccio della leva del tremolo. “La leva del tremolo è cruciale e le persone chiedono: “Perché non suoni una Strat?” e io tipo, sì, adoro le Strat. Le strat sono più sexy e sembrano un tipo versatile e buono, mentre una Tele è un tipo cattivo, un ribelle.
Allo stesso tempo, come chitarrista volevo cantare con la chitarra, quindi con la leva del tremolo posso spostarmi tra le tonalità. È veramente divertente nuotare e fluttuare tra le note.”
“L’attrezzatura è importante, ma lo sono anche gli strumenti. Tutto ruota intorno al tuo cuore e al modo in cui ti esprimi.”
Quando suona live spesso fa a meno del bassista e ripartisce il suo segnale tra una Marshall JCM 800, una Fender Twin Reverb e un Ampeg bass amp per provvedere ai suoni acuti e bassi.
“Non avevamo il budget per assumere un bassista,” dice MIYAVI. “Suono con uno dei migliori batteristi giapponesi e semplicemente non avevamo bisogno di altri sul palcoscenico. Mi piace ancora suonare con bassisti fantastici, ma noi due sul palco eravamo abbastanza per scuotere il mondo.”
Come molti musicisti, ha una batteria per gli effetti a pedale per aiutare a raffinare il suono. “Ho un Pete Cornish fuzz, un Eventide H9 Harmonizer, un Electro-Harmonix POG2 [synth octaver], un pedale Boss OC-3 Super Octave – e basta. L’attrezzatura è importante, ma lo sono anche gli strumenti. Tutto ruota intorno al tuo cuore e al modo in cui ti esprimi.”